Catalogo Musicale dalla N alla Z

L’ALBERO DI MORE – Paolo Sofia

Il disco, che è ispirato al romanzo “La maligredi” di Gioacchino Criaco, così come nel libro di Criaco, il disco di Paolo Sofia, cantautore sensibile e raffinato, ci racconta lo smarrimento di una generazione che vedeva i padri partire per terre lontane e le madri spezzarsi la schiena nella raccolta dei gelsomini.  E non solo: in questo disco ci sono aspirazioni, sogni e delusioni di interi paesi a sud del mondo che volevano far sentire la loro voce. Cresce la consapevolezza dei diritti negati, è tempo di combattere per ottenerli, pulsa la protesta operaia.

INCENSO E MIRRA -Parafonè

Un disco che ripercorre le sonorità del Natale nella tradizione popolare tra canti, nenie, pastorali e ballate in onore della nascita di Gesù Bambino. L’intento è quello di ritornare agli elementi basilari di una tradizione natalizia fatta di piccole cose e di sentimenti genuini; le piccole cose che sarebbe bello ritrovare nella nostra società orientata verso il consumismo sfrenato e il possesso materiale che non genera felicità.

AMISTA’ – Parafonè

Amistà vuol dire amicizia… dove vi è Amistà non esistono confini, non c’è guerra nè diversità di colore, razza, sesso, religione. Dove vi è Amistà ci sono mani che si stringono, occhi che si guardano, abbracci che augurano buon viaggio e braccia larghe a dare il benvenuto. Se c’è Amistà esiste il rispetto e sentimenti che all’unisono ricercano l’armonia, il tempo è senza tempo e non esistono distanze. L’amicizia (Amistà) è quel sentimento da ricercare e coltivare, sempre, per raggiungere la pace e il bene personale e sociale.

ALCHIMIA POPOLARE – Sandro Sottile

“Alchimia popolare”  lavoro discografico che il cantautore roglianese ha pubblicato in linea con il filone etnico-musicale che contraddistingue la sua produzione artistica. Contiene tredici brani. Testi e musiche che confermano la sensibilità personale e professionale di Sottile mettendo in risalto la sua abilità di autore e polistrumentista. “Quello di Sandro Sottile è un disco che accoglie tanti linguaggi. Lingue e dialetti del mondo. La musica è un linguaggio universale. In questo caso la Calabria, il Sud, accolgono altri mondi”.

CEPPECCàT – Sossio Band

Disco celebrativo, registrato per i dieci anni di vita della Sossio Banda, Ceppeccàt è un Concept Album il cui tema principale è il vizio e i sette peccati capitali. Il titolo emblematico, che in dialetto barese significa “Che peccato”, ha un doppio significato: “che peccato” per l’uomo, “c’è peccato” dell’uomo. Un album molto variegato, frizzante, bilingue, in cui sonorità bandistiche e balcaniche, si contrappongono ad ambientazioni malinconiche, dettate dal suono nudo e crudo di un contrabbasso e tammurriate e tarante dal ritmo sfrenato e incalzante, dialogano con delicate melodie dal gusto francese.

LIVE IN QUARANTINE – Parafonè

Amistà vuol dire amicizia… dove vi è Amistà non esistono confini, non c’è guerra nè diversità di colore, razza, sesso, religione. Dove vi è Amistà ci sono mani che si stringono, occhi che si guardano, abbracci che augurano buon viaggio e braccia larghe a dare il benvenuto. Se c’è Amistà esiste il rispetto e sentimenti che all’unisono ricercano l’armonia, il tempo è senza tempo e non esistono distanze. L’amicizia (Amistà) è quel sentimento da ricercare e coltivare, sempre, per raggiungere la pace e il bene personale e sociale.

DON GIA’ – Totonno Chiappetta

“Alchimia popolare”  lavoro discografico che il cantautore roglianese ha pubblicato in linea con il filone etnico-musicale che contraddistingue la sua produzione artistica. Contiene tredici brani. Testi e musiche che confermano la sensibilità personale e professionale di Sottile mettendo in risalto la sua abilità di autore e polistrumentista. “Quello di Sandro Sottile è un disco che accoglie tanti linguaggi. Lingue e dialetti del mondo. La musica è un linguaggio universale. In questo caso la Calabria, il Sud, accolgono altri mondi”.

DAI DIAMANTI NON NASCE NIENTE – QuartAumentata

Disco celebrativo, registrato per i dieci anni di vita della Sossio Banda, Ceppeccàt è un Concept Album il cui tema principale è il vizio e i sette peccati capitali. Il titolo emblematico, che in dialetto barese significa “Che peccato”, ha un doppio significato: “che peccato” per l’uomo, “c’è peccato” dell’uomo. Un album molto variegato, frizzante, bilingue, in cui sonorità bandistiche e balcaniche, si contrappongono ad ambientazioni malinconiche, dettate dal suono nudo e crudo di un contrabbasso e tammurriate e tarante dal ritmo sfrenato e incalzante, dialogano con delicate melodie dal gusto francese.

NATALI I NA VOTA – QuartAumentata

Amistà vuol dire amicizia… dove vi è Amistà non esistono confini, non c’è guerra nè diversità di colore, razza, sesso, religione. Dove vi è Amistà ci sono mani che si stringono, occhi che si guardano, abbracci che augurano buon viaggio e braccia larghe a dare il benvenuto. Se c’è Amistà esiste il rispetto e sentimenti che all’unisono ricercano l’armonia, il tempo è senza tempo e non esistono distanze. L’amicizia (Amistà) è quel sentimento da ricercare e coltivare, sempre, per raggiungere la pace e il bene personale e sociale.

SIRENE E NAVIGANTI – QuartAumentata

“Alchimia popolare”  lavoro discografico che il cantautore roglianese ha pubblicato in linea con il filone etnico-musicale che contraddistingue la sua produzione artistica. Contiene tredici brani. Testi e musiche che confermano la sensibilità personale e professionale di Sottile mettendo in risalto la sua abilità di autore e polistrumentista. “Quello di Sandro Sottile è un disco che accoglie tanti linguaggi. Lingue e dialetti del mondo. La musica è un linguaggio universale. In questo caso la Calabria, il Sud, accolgono altri mondi”.

IL NAVIGANTE DEL 3000 – Paolo Sofia

Disco celebrativo, registrato per i dieci anni di vita della Sossio Banda, Ceppeccàt è un Concept Album il cui tema principale è il vizio e i sette peccati capitali. Il titolo emblematico, che in dialetto barese significa “Che peccato”, ha un doppio significato: “che peccato” per l’uomo, “c’è peccato” dell’uomo. Un album molto variegato, frizzante, bilingue, in cui sonorità bandistiche e balcaniche, si contrappongono ad ambientazioni malinconiche, dettate dal suono nudo e crudo di un contrabbasso e tammurriate e tarante dal ritmo sfrenato e incalzante, dialogano con delicate melodie dal gusto francese.

LIVE 10 – Sabatum Quartet

 “Sabatum Quartet 10” che racconta un decennio che va dal 2005 al 2015, con un linguaggio semplice attraverso la voce degli stessi musicisti che, nella maniera più diretta, davanti ad una telecamera, si raccontano e ci raccontano il mondo visto dai loro occhi “musicali” con una mini biografia scritta, un album di foto ed ovviamente musica da ascoltare e finalmente anche da vedere, con tanti brani suonati dal vivo, estrapolati da “Altri Mondi Tour 2014”. Il lavoro, prodotto dalla Marasco Comunicazione

IL GIUSTO MODO PER SOGNARE – Ragainerba
Reggae, pop e hip hop si mescolano sapientemente nell’ultimo lavoro della band nata a Palmi, nel reggino, dal talento di Antonio Cogliandro e Vincenzo Misale con l’obiettivo di valorizzare le radici culturali calabresi ma guardando a diversi generi musicali. Con alle spalle oltre vent’anni di esperienza, il gruppo con la nuova canzone ha voluto raccontare le diverse sfaccettature dell’amore quale sentimento vissuto ed evocato nei confronti dei figli. “Con la nostra musica – spiegano – abbiamo dato voce al bisogno collettivo di uscire dalla notte per iniziare un nuovo giorno che porta con se un carico di sogni e speranze, così come l’amore che vale la pena sempre di essere vissuto.
SARAVA’ – Vincenzo Danise

È il brano che dà il nome all’album e racchiude in sé il senso di questo periodo della vita di Danise, diviso tra la sua terra, Napoli, che lo tiene come un’amante gelosa, e il Brasile, che lo chiama a gran voce. Grandi collaborazioni e strumenti particolari per questo pezzo dal nome emblematico.

immaginando un trio – Vincenzo Danise

Immaginando un trio – vol. 1” è un disco nato dall’immaginario artistico di Vincenzo Danise, che lo registra in pre-produzione da solo per poi proporlo ai musicisti che lo hanno inciso nella versione definitiva. E’ un disco che si ascolta volentieri: una scrittura non particolarmente tortuosa ma che propone suggestive e raffinate ambientazioni sonore in cui il pianoforte la fa da padrone senza cadere in un jazz “barocco”.

UNA VITA PER LA MUSICA Carmine Mazzei